Come il Caravaggio fuggito da Malta e recatosi a Siracusa per titolare l'orecchio di Dionisio, così la Nostra grande Scrittrice Melinda Miceli, dopo il nefasto incendio, si reca in Francia per dedicare reportage, poesia e Concorso artistico alla Cattedrale di Notre Dame. Idea originale declinata da Suo personale principio etico come solo gli Scrittori Veri possono concepire.
Melinda Miceli Scrittrice e Critico d'arte descrive come il disastro di Notre Dame come giornalista quasi...distante, ma Lei ha sempre avuto grande lirismo e rimandi colti, dunque s'apre la porta della sua sensibilità da aedo d'arte e si fa strada il linguaggio da iniziato che riluce di fasto su ogni tema e onora la Sicilia d'avere il Suo emblema nella Scrittrice che ne è il vanto. Descrive l'energia del parallelo dove sorge la Cattedrale di Notre Dame e ne evoca la presenza e l'assenza dell'interno eroso dalle fiamme e della guglia. Personifica la stessa cattedrale in un essere umano a cui il Diavolo aveva rubato l'anima ed in preda al suo vuoto rimembrava l'infinito fasto e gli onori di cui era stata colmata.