Impossible Landscape è una riflessione sulla visione, l’oggetto e la sua rappresentazione. Le immagini sono state create utilizzando un guanto blu e il progetto parte dall’idea di dare una nuova visione di questo oggetto, presente all’interno della nostra iconografia quotidiana della pandemia, che ha scansionato (utilizzando uno scanner da negativi). Il lavoro presenta, nelle sue modalità, una vena sarcastica dettata dal concetto di scansione (una copia) e l’idea di utilizzare uno scanner per produrre un’immagine diversa dell’oggetto stesso. Il risultato sono questi paesaggi impossibili, inesistenti nei quali proiettiamo i nostri scenari interiori.
Cemetery è un progetto che nasce dalla fusione tra il bisogno di creare, i limiti imposti dalla quarantena e le riflessioni che questi limiti o confini hanno scaturito in me. Lo smartphone nella società senza freni e senza distanze è diventato il nostro timone di guida all’interno dello spazio-tempo. La nostra fisicità, lo spazio fisico e le distanze sono abbattute. Il nostro segnale è ormai digitale, non emettiamo che segnali elettronici e i devices sono i talismani con i quali rendiamo il nostro essere, puramente fisico e carnale, digitale. Siamo un’emulazione di noi stessi, una ricostruzione digitale più che un affresco pittorico. L’unica traccia materiale che lasciamo è quella delle nostre impronte digitali su devices. Queste sono la testimonianza materiale delle nostre azioni digitali. I devices quindi diventano quasi un cimitero delle nostre azioni, dei sepolcri.
Francesco Boi è un artista Italiano con base a Roma. I suoi lavori spaziano fra video, fotografia e installazioni. In seguito all’accademia inizia a lavorare in tv per poi passare al cinema lavorando per produzioni interazionali in qualità di assistente di registi come Fernando Meirelles e Michael Bay ma anche come assistente alla regia, behind the scenes e fotografo di scena. In parallelo al lavoro sui set firma diversi cortometraggi, video musicali e pubblicità oltre che partecipare a mostre collettive, premi d’arte e festival cinematografici. Nel 2019 vince il Rospigliosi Art Prize nella sezione under 30, la ASREA competition nella sezione fotografia e il terzo posto al Vernice Art Prize 2019.